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Cetica

Insieme di borghi incastonati nel verde delle selve e dei boschi del Pratomagno, posto ad un altezza s.l.m che varia dai 600 ai 1200 metri, Cetica conserva intatti i tre nuclei storicidi S. Michele (o S. Angelo)S.Maria S. Pancrazio, contornati da venti piccoli borghi disseminati tra campi terrazzati, un tempo intensamente coltivati. Castagneto, Casenzi, Casandoni, Poggio, Susanto, Poggiolo, Borgo Piano, Cavannino, Fattoria,  Campolupoli, Cafio, Arsiccia, Callagnolo, La Porta, Campareccia, Perino, Barbato… sono altrettante denominazioni di alcune località di Cetica che abbelliscono il paesaggio rendendolo suggestivo e senza uguali. 

   Di un certo interesse per il visitatore il Ponte Romanico, di epoca medioevale, in localitàCasenzi. La struttura, interamente in pietra, posta a scavalco del torrente Solano, collegava un Castello del quale sono rimasti solo pochi ruderi. Superato il ponte, un antico Mulino ad acqua da tempo dismesso e in stato di completo degrado, ricorda i tanti mulini presenti un tempo nella zona: visitabile il Mulino del Balenaio posto tra le località Fattoria eCampolupoli, in perfetto stato di conservazione. 

   La Chiesa di S. Michele (o S. Angelo), posta al centro del Paese, di probabili origini monastiche vallombrosane, conserva caratteri romanici con navata centrale, alla quale vennero successivamente aggiunte le due laterali. 
All’interno della Chiesa, di pregevole fattura, una Madonna con Bambino quattrocentesca,tempera su tavola, opera del fiorentino Pesellino (Francesco di Stefano) posta nella navata destra. Nella sinistra un Crocifisso in legno di castagno della medesima epoca di scuola delDonatello. Un trittico raffigurante Madonna con Bambino e Santi, tempera su tavola datata1357, di recente attribuita alla maniera di Taddeo Gaddi e una Madonna del Rosario, olio su  tavola di Cosimo Dati (1550-1630), rendono meritevole di una visita la piccola chiesa montana.

   Accanto alla Chiesa il Museo del Carbonaio e la Banca Della Memoria G. Baldini,ospitate all’interno delle ex scuole elementari, offrono l’opportunità di conoscere antichi mestieri, culture e tradizioni della popolazione di Cetica e dell’Alto Casentino, anche tramite l’utilizzo delle più moderne tecnologie informatiche. All’esterno, accanto all’area pic-nic, in un’ampia area allestita dalla Proloco "I Tre Confini" di Cetica, che cura la gestione del Museo, il visitatore potrà vedere da vicino l’ambiente di vita dei vecchi Carbonai (dalla capanna, allo strumentario, alla carbonaia ricostruita in dimensioni reali).

         Cetica è rinomata oltre che per le castagne, i marroni e i fagioli, per la famosa Patata di Cetica, dal gustoso e particolare sapore, divenuto prodotto tipico della zona. Da non dimenticare i Funghi Porcini, tra i migliori della Toscanaresi straordinari daun ambiente incontaminato e del tutto particolare.

          A circa 3 Km. da Cetica, per strada bianca, si può raggiungere il BAGNO DI CETICA.Ad un’altezza di 1200 m., adagiata sulle praterie del Pratomagno, si trova una locanda con annesso ristorante (S. Romolo) alla quale è collegato un piccolo stabilimento balneare noto sin dall’antichità (I sec. a.c.). Il Bagno di Cetica con le sue acque gelate dai poteri curativi è divenuto meta di pellegrinaggi in epoca medioevale e ancor più a partire dal XVII sec.
La Comunità Montana del Casentino ha recentemente realizzato nelle vicinanze, un posto bivacco, spazio sosta della Ippovia del Casentino.

 
Cetica
43.7114259 11.6581481
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